Recensioniwww.mangla(v)it(i)

(Pubblicate "senza censura" in ordine di arrivo dal 01.10.2008, in alto le più recenti.)
Indici di gradimento:

Testo verde = ALTO

Testo arancio = BASSO

Testo grigio = NEUTRO


La "recensione" con più gradimento in assoluto è sicuramente l'espressione di Francesco Palmeri (il quale ne ha fatta addirittura la propria immagine-profilo su Facebook nel novembre 2010):

Francesco Palmeri

 

Francesco Palmeri, Misterbianco di Catania
(Grazie della genuinità, Francesco: è bellissimo sembrare... "l'ultimo album dei Pink Floyd"!)


«Gran bel libro Luigi! Molto documentato e gradevole da leggere. Distrugge tutti gli schemi esoterici e ci 'riporta tutti coi piedi per terra'.» / «Leggetelo, toglie tutte le bende 'esoteriche' ed è eruditissimo! (...) Ho una biblioteca sui templari, composta per circa il 90% di cavolate, mistiche matematiche, magie, tesori, bafometti, e chi più ne ha più ne metta. Luigi, il tuo libro è disarmante e chiaro!»

Anna Patacchini, Montevarchi (su Facebook: post 1, post 2)


«Formidabile per analisi, profondità, chiarezza. Paradossalmente, l'unica pecca di questo volume è che... abbiamo finito di sognare ad occhi aperti! Dopo la sua pubblicazione, infatti, chi oserà più inseguire i misteri dei Templari o il nascondiglio del Graal? Il libraio che vorrà esporlo dovrà metterlo alla fine dello scaffale "esoterismo", con un cartello che dica: "bene, ora che vi siete letti tutte le fesserie di questo mondo, se volete la Verità leggetevi questo".»

Antonio Spina, Giulianova - Non autorizza il contatto


«che posso dire? solo imprecare per aver buttato centinaia di euro di libri per anni. ma non potevi tenerti ste cose per te? ;))»

Rino Giglio, Pietra Ligure, via sms


«Un'opera coinvolgente, dettagliata, scritta con entusiasmo e soprattutto "reale"! L'autore ha il grande pregio di appassionare chi legge e di renderlo totalmente partecipe a quel grande esercizio mentale e spirituale che sono i Templari ed il Graal, un esercizio che qui viene esteso con metodo e con riferimenti puntuali a tutta la materia storica e documentale, e che tocca poi realtà lontanissime fra loro nel tempo e nello spazio. L'autore merita più di un plauso: per la serietà, per la competenza, per lo sguardo stupito e curioso, a volte con ironica complicità, che infonde nel lettore. E si conferma uno dei migliori ricercatori italiani per tutto ciò che attiene alla confutazione delle teorie della cospirazione.»

Luciano Maffeo, Roma


«Caro Mangla, se questo libro lo definisci "saggio", lo sminuisci. Perciò intanto cominciamo a chiamarlo con il suo vero nome: "enciclopedia"! Poi, che dire di un'opera così? Il testo è veramente interessante, brillante, esaustivo, ben paginato e venato di quella ironia signorile che già mi era piaciuta nel precedente "Uomo Nuovo". Non può veramente mancare nella biblioteca di chi si interessa ai Templari, al Graal e alle leggende esoteriche. Ottimo indice analitico, ottime le tavole figurative (finalmente qualcuno si è preoccupato di dirci come appariva "fisicamente" un Templare e qual'era la sua vita quotidiana), spettacolare la confezione editoriale (migliore della gran parte dei libri in commercio nelle librerie). Se fosse nei negozi costerebbe almeno una sessantina di euro. Bravo, continua così che vai forte.»

Carlo Giovinazzo, Palermo - Non autorizza il contatto


«Ancora una volta m'ha stupito per la lodevole prova saggistica offerta: un "malloppo" che ha impegnato molte giornate di questi ultimi mesi per conoscere (partendo, io, dal nulla) la storia dei Templari e la fine "politica" decretatane dai potenti d'allora. Un intrigo diplomatico degno di Hitchcok (si scrive così?): non so se tale libro piacerà agli studiosi odierni che tanto si scervellano a ingrassare trasmissioni tipo Voyager, che nulla hanno di scientifico. Notevole la prima parte per completezza di studio, fonti e analisi comparativa: altra prova maiuscola come speravo! Per quanto riguarda la seconda parte, la dividerei ulteriormente: molto difficile (per me, non essendo appassionato della materia in oggetto) uscire dal Graal per arrivare alle storie arturiane; comunque sbalordito dalla vastità di fonti analizzate e confrontate in un lasso di tempo notevole! Ma quanto tempo le c'è voluto per leggersi tutta quella roba? Sono rimasto molto soddisfatto dell'acquisto fatto: mai banale, mai scontato il risultato! Opera degna anche per alcuni "colpi di scena" storici documentati. Grazie ancora.»

Francesco Franzoso, Ariano Polesine


«Sarò telegrafico: lei ha finalmente trovato il graal, ha reso giustizia ai templari e in più ha reso superflua la massoneria.»

Leo Improta, Latina - Non autorizza il contatto


«Benedetta sia l'insonnia che mi ha permesso di leggere il tuo libro: dopo di esso niente potrà più essere scritto sui Templari e sul Graal. Ha messo il sigillo definitivo alla questione. E dirti che sei un genio, adesso, è davvero troppo poco.»

Simona Convenga, Como
(Dài, "genio" sarà Eco! Comunque grazie, mi ripaghi del "matto" e "scribacchino" di un'altra recensione — ndr)


«Una vera testa d'ariete, con tante analisi scoppiettanti. Mi è piaciuto molto il tono colloquiale con cui Mangla tratta gli argomenti e i vari "misteri": la sua penna, insieme gentile e perfida, ha un tocco di classe genuina. Questa è autentica "controcultura": avere il coraggio di andare contro le mode imperanti e dire le cose come stanno.»

Lorenzo Gebbia, Castellammare di Stabia


«Con questo libro ti farai molti nemici. Perché togli il terreno da sotto i piedi ai venditori di fumo e le illusioni agli appassionati di "misteri".»

Sergio Viviani, Villafranca in Lunigiana - Non autorizza il contatto


«Opera bellissima e piena di scoperte che faranno storcere la bocca a tutti coloro che, a discapito delle verità storiche, sono imbevuti di occultismo da supermarket e mistericità infantile! Era ora di far uscire dal mondo accademico ciò che il fior fiore degli studiosi seri e delle più svariate appartenenze culturali e confessionali sanno da tempo. I templari non custodivano alcun tesoro né alcuna sapienza ancestrale! Non c'è mai stata reale relazione tra catari, graal, templari! Anzi, se bisogna dirla tutta (non voglio togliere il gusto di poterlo scoprire leggendo), il graal e tutto ciò che ruotava attorno al suo mito, leggenda e figura era relazionato alle numerose manifestazioni miracoliste che in quei tempi si susseguivano in Europa. Mi spiace solo, con tutto il rispetto per chi lo ha scritto, che la verità rimanga pane per pochi: o gli studiosi rinchiusi nelle loro aule universitarie, o i fortunati che scoprono libri come questo sul web. Al resto del mondo si concedono le solite brodaglie fatte di Rennes le Chateau, Dan Brown, Rosslyn, spade nella roccia, signore degli anelli, harry potter, dragonfly e puerilità varie! Bah! Leggetevi qui la Storia, quella veramente accaduta!»

Alessia Corcioni, Zola Predosa - Non autorizza il contatto


«Sicuramente degna di nota questa nuova fatica di Luigi Manglaviti, cui vanno fatti i complimenti per la chiarezza espositiva e le ineccepibili argomentazioni. Senza dubbio, da prescrivere ai malati sognatori di favolette. La sorpresa dell’anno. Voto: 8/10»

Tradizione Templare , sezione «i libri del 2008» – sito web


«Un saggio così robusto e completo non si vedeva da tempo. L'analisi di Mangla incalza criticamente le fonti (talvolta nobili, troppo spesso di bassa lega) di un'attuale vulgata un po' troppo manierata, che in alcune parti è diventata inspiegabilmente dogma (uno su tutti, l'esistenza di un "oggetto" chiamato Graal). E se nel corso degli ultimi secoli interpretazioni problematiche, opinabili o addirittura fantasiose hanno contribuito a sostenere "battaglie del sapere" in sé fondamentali — a partire da alcuni filoni dei riti cristiani, o la rivalutazione delle culture medievali —, un'analisi a freddo su tale evoluzione pare perlomeno benvenuta. Certo le implicazioni di questo libro sono immense, e una mappatura attenta e inappuntabile come quella in esame potrebbe addirittura esaurire la complessità del tema — che pure tocca sensibilità e ideali anche diversi da quelli dell'autore —: insomma, siamo di fronte ad un vero e proprio "benchmark", un caposaldo degli studi templari, graaliani e, per derivazione armonica, massonici.»

Claudio Maria De Robertis, Brescia - Non autorizza il contatto


«Lei è matto. Le cose sapienziali non sono certo alla portata degli scribacchini fai-da-te come lei! Può argomentare quello che vuole, signor Luigi, ma lei resta fuori dalla Verità. Soltanto gli Iniziati possono attingervi!»

Arturo Ferri, Roma - Non autorizza il contatto
(Matto? Scribacchino?... Su due cose concordo: faccio da me e non sono un "iniziato" — ndr)


«È la nuova bibbia su Templari e Graal, senza fesserie esoteriche e menate massoniche: diretto, limpido, inarrestabilmente onesto. Testo fondamentale per conoscere la storia, gli scopi, gli episodi, il processo, la formazione dei miti, i protagonisti, tutto. Imperdibile per chi vuole discernere la realtà dei fatti, uno schiaffo ad ottanta chilometri orari in piena faccia ai sognatori di misteri e ai creduloni.»

Rosario Priore, Roma - Non autorizza il contatto


«La cosa bella di questo dossier è qualcosa che in un saggio è difficile trovare: prende delle decisioni, offre delle conclusioni. La ricerca è così precisa e il materiale così scientifico e serio, che l'autore può in tutta serenità consentirsi di offrire una tesi conclusiva praticamente per ogni aspetto di ciò che analizza. Gran cosa.»

M. Cesare, Montemarcello - Non autorizza il contatto


«Sono rimasta sorpresa da quest'opera, perché va completamente in controtendenza. L'ho preso perché sono già lettrice di Mangla ma sinceramente all'inizio lo sfogliavo pensando al "solito libro sui Templari". O al "solito libro sul Graal". È ben altro! È uno schiaffo che ti apre gli occhi e ti dice: "quanti soldi hai buttato fino ad oggi, sognando dietro tutte quelle fesserie...". L'autore ha grande maestria: la polemica è appena velata (anche lui deve aver speso molti soldi in libri inutili), il tono è storico-filologico ma molto "umano", si fa leggere con estremo piacere. Il quadro che si ha a fine lettura è stravolgente come il risveglio di Neo, il protagonista del film 'Matrix'. A conferma dell'antico adagio dei letterati: tutto è letteratura, ogni cosa è manipolazione, il mondo è il labirinto di Jorge, il bibliotecario del "Nome della Rosa". Finora con i "misteri templari" ci siamo divertiti, ma siamo stati presi in giro.»

Patrizia Clerici, Ancona - Non autorizza il contatto


«Un'altra magistrale "manglata"! Ma ormai ci sono abituato. Riesci a rendere digeribili, quasi rilassanti, due "mattoni" che in genere piacciono solo ai patiti di esoterismo mentre gli altri esseri umani "normali" si fermano dopo due pagine! Si vede, che sei un narratore "prestato" alla saggistica. Come al solito: grazie di esistere!»

Gianluca Ferrari, Lecce - Non autorizza il contatto