| Scheda |
| Colophon |
hi ama i gialli, ne apprezza l’ineffabile senso di pienezza ed economia. In un buon giallo — e questo lo è, parola mia — quasi nulla viene sprecato, non una frase, non una parola che non siano significative (sebbene l’autore non si lasci sfuggire occasione di qualche concessione: un fenomeno di costume qui, una riflessione sulla società lì), e anche se non lo sono, hanno il potenziale per esserlo, il che è lo stesso. Il mondo di un libro giallo prende vita nel fermentare delle possibilità, dei segreti e delle contraddizioni. Poiché tutte le cose viste o dette, anche le più futili e banali, possono ricondurre allo scioglimento della vicenda, non si deve trascurare nulla. Tutto diviene essenza, anche la libera narrazione letteraria, le meditazioni, le osservazioni, gl’infimi dettagli psicologici e le grandi questioni filosofiche: il centro del libro si sposta a ogni avvenimento che lo proietta in avanti. Quindi il centro è ovunque, e non si può tracciare una circonferenza finché la lettura non è terminata.
Se non hai il lettore Acrobat, scarica gratis l'ultima versione
dal sito Adobe.
![]() |
![]() |