Le Correnti Telluriche (1991 - novel)

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(...) – Aspetta, ho capito! – intervenne Gjørgoe. – Solo uno di loro sapeva! È andata così: il gruppo teorizza le Correnti Telluriche, ma è solo uno di loro che fa la scoperta, quindi se ne va senza mettere gli altri al corrente. I quali altri, però, lo inseguono fuori dall’Urss. A sua volta, il Kgb dice “che stanno combinando, questi?” e li segue, senza scoprire nulla; quindi si incazza, li trova tutti e li riporta in patria. Ma ancora non scopre niente: perché quelli non sanno niente. Tutti tranne uno, il quale riesce a resistere e non parla...
– Ed è l’autore di questo messaggio.
– Però... non coincide con ciò che l’uomo del parco di Kiev mi ha detto, cioè che il gruppo del Pi Greco “ha nascosto il prototipo della bomba”.
– E sai perché? – fece Chirus. – Perché l’uomo che ti è morto fra le braccia a Kiev era lui! L’unico in possesso del segreto!
– Grande, grande, amici – disse serio Nalge Kjømmerut, – geniale, commovente e stupendo. Ma allora ’sta bomba c’è o no?

(...) – Comunque, l’inizio è 4 e 2.
– Ascolta, la bandiera manca potrebbe essere un riferimento politico – osservò Petko, – cioè un Paese senza bandiera... oppure con una bandiera di sinistra, socialista...
– Mmm... un paese senza bandiera, o socialista, o comunista, dove l’inizio è 4 e 2...

– C’è il pi greco, che è il nome del progetto; e il quattro si ripete... Ma quattro sono anche le righe iniziali, e l’elio... e le parole successive sono 24, che è un multiplo di 4, ma è anche 2 e 4, cioè il punto di liquefazione dell’elio, capovolto. Qualcuno di voi provi ad anagrammare “elio capovolto”, io intanto trovo... mmmmhh... ecco, è uguale a 3,14159... Nalge, quanto fa 4?...
– 3,14159 per quattro? ...Momento... 12,56636.
– Grazie. Queste potrebbero essere le altre coordinate... pi greco è pari a 3-1-4-1-5-9, sono sei cifre... e sei per quattro dà 24, quante sono le righe successive! Cioè il pi greco si ripete quattro volte...mmmh... avete una sigaretta?
Gli passarono una cartina e del tabacco.
– La bandiera manca – rifletté Gjørgoe – potrebbe anche essere “bandiera a sinistra”, che è una indicazione tipografica...
– ...e cioè che tutto il testo va con le iniziali su una stessa riga verticale, no?
– Esatto.
– Proviamo...
Chirus prese carta e matita e ricopiò pazientemente il messaggio con una diversa impaginazione.

La bandiera manca,
e al punto di liquefazione
la partenza è superfluida.
Dunque la formula è 4.

ADSSEMPRE
CAMBIANDO
ALLABOMBA
VaRRANNOGLI
ADSCAPISCI
LEVARIECOSE
HVTANTONON
TICREDERaNNO
ESSAPUNIZIO
NEOPPURES
EGRATTAND
OURNELaDA
VIQUESTAP
URTITROVE
REMAVANTI
TIODEREMMO
ALPETTOAD
ESSSOXYZR
OUOTUOUOU
POARETTOD
OVRAIPERCA
SOLeLAVAR
ELAFSFSFS
POLAREADIoS

– Ecco... ora si potrebbe tentare di leggere sequenze di lettere in verticale... e CI SIAMO, PORCA MISERIA! Due hanno un senso compiuto!



– La seconda e la quarta riga dicono da la devi seguire il suo volo — sbarca a rapanui a destra e fa... e ce lo dicevano le prime parole, l’elio è 4,2, cioè 4 e 2, ossia prima il quattro e poi il due, e dunque: “sbarca a rapanui a destra e fa – da la devi seguire il suo volo”.
– Urrà, ci capisci qualcosa? – s’imbufalì Nalge.
– Ma non vedi che ci siamo? Rapanui, bisogna “sbarcare a Rapanui”, sarà un’isola!
– Aspetta, vocabolario... – si affannò Gjørgoe Mdælbrevòst, – pì... qua... quo... rab...rad, ram... È L’ISOLA DI PASQUA! Si chiama Rapa Nui nella lingua indigena...!
– Sentite – fece Petko Kranjeviç mostrando le palme delle mani, – ma è troppo semplice! La prima riga dà l’impaginazione, e dopo bastava leggere in verticale... Secondo voi in sei anni il keghebé non ci arrivava?!
Nessuno fiatò. L’osservazione era sensata.
– Forse le dannate spie cercavano la formula, hanno visto il 4, il superfluido, la bomba, hanno sbagliato strada e metodo... e comunque non abbiamo finito.

La bandiera manca,
e al punto di liquefazione
la partenza è superfluida.
Dunque la formula è 4.

– Abbiamo le prime tre righe, ci manca il dannato pi greco... 4=12,56636... ma può essere 4 volte 3,14159, visto che sono sei cifre, moltiplicato 4 dà 24... La sequenza 3-1-4-1-5-9 si ripete 4 volte... e la parola più breve è di 9 lettere...
Afferrò una matita e cominciò a ricalcare e sottolineare.
– E allora io provo così...