Mi piacciono le storie. Sono un ottimo ascoltatore di storie. So sempre quando un’anima o un personaggio stanno sospesi in aria e hanno bisogno di me per raccontarsi. Bisogna essere disponibili, lasciare sempre l’immaginazione accesa. Tanto non consuma niente e non fa male all’ambiente. Ascoltare e raccontare sono un po’ la stessa cosa, facce d’una medaglia preziosamente umana.
La mia musica, i miei libri, son venuti alla luce in questo modo: li ho semplicemente accolti.
Per usare le parole di Tabucchi, la vita non è in ordine alfabetico, come sembrano credere in parecchi. Appare un po’ qua e un po’ là, come meglio crede; briciole (il problema è raccoglierle dopo), anzi, un mucchietto di sabbia. Qual è il granello che sostiene l’altro? A volte quello che sta sul cocuzzolo e sembra sorretto da tutto il mucchietto, è proprio lui che tiene insieme tutti gli altri, perché quel mucchietto non ubbidisce alle leggi della fisica, togli il granello che credevi non sorreggesse niente e crolla tutto, la sabbia scivola, si appiattisce e non ti resta altro che farci ghirigori con un dito, sentieri che non portano da nessuna parte, dài e dài, stai lì a tracciare ghirigori, ma dove sarà quel benedetto granello che teneva tutto insieme? Poi un giorno il dito si ferma da sé, non ce la fa più con gli andirivieni; sulla sabbia c’è un tracciato strano ma avvincente, un disegno con una logica e un costrutto. Ti viene un sospetto: che il senso di tutto siano i ghirigori... Le mie storie, le mie canzoni, sono nate così: ho disegnato qualcosa di vasto e articolato sulla sabbia, alla ricerca d’un granello iniziale perduto. Che ovviamente non ho mai ritrovato. Ma l’emozione che si prova davanti al disegno finale sulla sabbia ripaga d’ogni cosa.
Tutti ci sentiamo in qualche modo incompleti, tutti realizziamo una parte di noi stessi e non l’altra. Con i libri che scrivo non risolvo il mio problema, ma ho la speranza che il mio complesso disegno sulla sabbia contribuisca almeno a risolverlo ad altri. In fondo, anche la famosa ricerca del Graal non è altro che questo: l’importante è il viaggio, non la meta. E chi ha l’occhio allenato dai libri, trova quel che cerca anche a occhi chiusi.
Scrivere, fino all’ultimo respiro, forzando per tutta la vita lo sguardo al di là dell’orizzonte. Monumento al limite ignoto.
— Luigi Manglaviti (@ilMangla) 10 ottobre 2013
1) Nostalgie Sperimentali
2) Il Vento sotto i Piedi
3) L’Uomo Nuovo (potremmo ricavare energia pulita?)
4) «D’io.» Il Messaggio perduto di Yeshua
5) Maria Maddalena, la sposa fantasma
6) Dossier Templari Graal
7) Il Sudario da Vinci
8) Cerco il Figlio
9) L’enigma Ha-Notzri
10) Autobio 2.0
11) End of Empire
12) Schegge
13) Saffodrama
14) Componenti originali
15) La Memoria e il Dubbio
16) Mille mesi
17) Era una geniale canaglia
18) La Cura
19) All’imbrunire
20) Israele-Palestina, il nodo gordiano
21) Choufflon, lo scintillante
22) Nel labirinto degli inganni
23) Bronzi di Riace, illustri (tuttora) sconosciuti
24) Il sonno della ragione genera i nostri [2 voll.]